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Fiera di essere Femminista | I diritti delle donne e noi

Aggiornamento: 1 apr 2021

Ultimamente mi è capitato più di una volta di assistere a conversazioni o dibattiti (online o in real life) in cui si discute su cosa voglia dire essere femministe e se, al giorno d'oggi, abbia ancora valore questa parola. In fondo, sento dire spesso, essere femminista aveva senso quando c'erano dei diritti da difendere, traguardi da raggiungere, quando la parità era un sogno lontano.

Devo ammettere che, a questo punto, la Ribelle che è in me si infiamma, pronta a battersi per difendere il proprio pensiero. (Fortunatamente, negli anni, ho lavorato su me stessa abbastanza da saper mescolare l'energia della Ribelle con un'adeguata dose di diplomazia)

La convinzione che oramai esista un certo grado di parità è abbastanza diffusa, ma io mi sento di dissentire in merito.


attivista durante una marcia per i diritti delle donne
In realtà, dobbiamo ancora lottare per i diritti fondamentali. In tutto il mondo.

Mi sembra corretto, a questo punto, spiegare cosa intendo per "femminista".

Credo che ogni essere umano, indipendentemente dal suo colore, dalla sua nazionalità, dal ceto sociale e dal sesso biologico o acquisito, meriti rispetto e dignità. Credo che tutti debbano avere gli stessi diritti:

- la libertà di pensiero e di parola, che per me significa che voglio essere ascoltata per il valore dei miei pensieri e delle mie parole, per il mio valore come essere umano. Ciò che dico non deve essere filtrato da occhiali che vedono solo che sono una donna. Frasi come "sei una donna, cosa vuoi saperne tu?", sono fin troppo frequenti. (Ma... sono troppo frequenti anche le allusioni femminili alla presunta incapacità maschile di fare più cose in una volta, o di pensare lucidamente. Se vogliamo rispetto, e con ragione, con altrettanta ragione quel rispetto dobbiamo concederlo!)

- la libertà di movimento, che diamo per scontata, fino al momento in cui ci ritroviamo da sole in una zona isolata o buia di una città, tanto per fare un esempio. Io devo sentirmi libera di camminare per strada senza paura che qualcuno possa approfittare della mia presunta inferiorità fisica. E se questo accade, non devo sentirmi dire "te la sei cercata, dopotutto stavi girando di sera da sola!"

- la libertà di scelta... e qui si aprono mille parentesi. Voglio poter scegliere il mio lavoro, sapendo che non dovrò giustificarmi se per caso sto scegliendo una professione considerata tipicamente maschile (e attenzione, perché spesso a puntare il dito siamo proprio noi donne!). Voglio poter scegliere di vestirmi come desidero, senza dovermi difendere da accuse o attacchi, verbali o fisici. Voglio poter scegliere di avere o meno figli, di stare a casa o lavorare, di allattare in pubblico oppure no... e potrei continuare all'infinito. Perché questa libertà, che per un uomo è spesso scontata, per noi donne non lo è affatto. Non abbiamo ancora finito di lottare per guadagnarcela.

- la libertà di amare chi desidero, senza dovermi nascondere o giustificare, senza che qualcun altro decida per me, minacciandomi, o senza essere costretta a usare il mio corpo come merce. E, per come la vedo io, basta che una sola persona nel mondo subisca questo, per me è anche troppo. Non possiamo nasconderci sempre dietro al dito del "tanto qui non accade, a me non succede".

- la libertà di sentirmi al sicuro in casa mia, circondata da persone che mi amano e mi proteggono, invece che costretta all'angolo dalla paura e dalla violenza, umiliata e insultata e picchiata. Il che vuol dire anche sapere che, in caso di bisogno, esiste una rete di sostegno forte ed efficace che possa farmi sentire compresa, aiutata, e NON sola e nascosta.


Questi non sono diritti esclusivi delle donne, ma è a loro che sono stati negati, troppo a lungo. Ecco perché ho scelto di essere femminista, e ne vado fiera.


Perché dovremmo essere tutti femministi


Perché ogni volta che i diritti di un essere vivente sono negati, sminuiti, contrastati, questo avviene per ogni altro essere vivente. Siamo tutti interconnessi, che vogliamo vederlo e ammetterlo, oppure no. Ecco perché i diritti delle donne sono i diritti di tutti. Combattere per l'uguaglianza significa urlare al mondo intero che non abbiamo intenzione di tollerare nessun tipo di discriminazione, nessun sopruso. Significa che combatteremo per la libertà e i diritti di ogni singolo essere umano, non importa se maschio o femmina, bianco o nero, gay o etero, ricco o povero, ateo o religioso, ecc.

E, diciamolo francamente, questo mondo ha bisogno di combattenti di questo tipo!


Detto questo, a volte non abbiamo bisogno che sia la società a metterci all'angolo: sappiamo farlo benissimo anche da soli. L'antica leggenda di Paivatar, la Dea del Sole, non a caso, ci ricorda che siamo spesso noi a spegnere la nostra luce, e che siamo sempre noi ad avere il potere di riaccenderla... per un mondo in cui davvero non sia più necessario essere "femministe".




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